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Coffee Break


Che scenario comunicativo ci attende in questo 2020? Come dobbiamo modificare e riadattare le nostre strategie di marketing per intercettare il nostro pubblico?

Abbiamo raccolto da studi e ricerche di grandi agenzie di comunicazione e istituti di ricerca internazionali i principali trend che sono ancora una volta fortemente legati al digitale (che è diventato un “giocattolo” senza il quale non possiamo più fare senza, ma su cui stiamo iniziando a fare anche un bel “esame di coscienza”. Questa Intelligenza Artificiale per esempio, non starà diventando un po’ TROPPO intelligente?).

Canali di comunicazione sempre più frammentati, qualche novità (Tik Tok), tante conferme (l’ascesa degli assistenti vocali o del podcast) e consumatori che non sono più lì, immobili e disponibili, pronti a bersi qualsiasi messaggio, ma per raggiungere i quali il percorso si fa sempre più tortuoso.

Ecco le sfide principali da affrontare quest’anno per cercare di rimanere competitivi.


1. TIK TOK: IL SOCIAL CHE NON PUOI PIU’ IGNORARE

TikTok è stata la grande novità del 2019. La piattaforma n.1 al mondo per i video brevi ha da poco raggiunto il miliardo di utenti e lo ha fatto più rapidamente di tutti gli altri social (3 anni vs. i 7 di Facebook). In Italia da poco più di un anno, ha già superato i 2,5 mio di utenti (prevalentemente tra i 13 e i 24 anni).
Nel 2020 sempre più budget pubblicitari verranno spostati su questo canale, soprattutto da chi opera in mercati di tendenza e giovanili (fashion, gaming, cosmetica, etc.). Ma anche per tutti gli altri è venuto il momento di prendere TikTok sul serio!



2. PODCAST: NE ASCOLTEREMO SEMPRE DI PIÙ!

Sono più di 12 milioni gli ascoltatori del segmento podcast in Italia. Aumenta non solo il numero degli utilizzatori (+16% rispetto all’anno precedente), ma anche la frequenza e i tempi di ascolto. Si ascolta a casa, in macchina, mentre si fa sport… il podcast ci piace sempre di più e viene utilizzato soprattutto per informarsi e scoprire nuovi contenuti (anche se per ora non siamo disposti a pagarlo!). Anche i brand si stanno buttando nella mischia e lo stanno inserendo sempre di più nelle loro strategie di content marketing!




3. DIGITAL DETOX: GOVERNA I SOCIAL, NON FARTI GOVERNARE!

Sono più di 12 milioni gli ascoltatori del segmento podcast in Italia. Aumenta non solo il numero degli utilizzatori (+16% rispetto all’anno precedente), ma anche la frequenza e i tempi di ascolto. Si ascolta a casa, in macchina, mentre si fa sport… il podcast ci piace sempre di più e viene utilizzato soprattutto per informarsi e scoprire nuovi contenuti (anche se per ora non siamo disposti a pagarlo!). Anche i brand si stanno buttando nella mischia e lo stanno inserendo sempre di più nelle loro strategie di content marketing!



4. USER GENERATED CONTENT: USALI! INFLUENZANO IL 90% DELLE DECISIONI D’ACQUISTO


Nel febbraio 2019, su Instagram, la foto di un uovo, postata da un utente qualsiasi, fa il record di like (53,7 mio). E’ il momento in cui il culto degli influencer celebri si è sgretolato, per vedersi rimpiazzato dai contenuti creati da una persona qualunque. Le decisioni di acquisto dei consumatori si basano sempre di più su contenuti pubblicati da altri utenti, che considerano autentici e credibili. E’ tempo di iniziare a costruire un senso di comunità intorno ai brand, attraverso le community sui social, iniziative il più possibile coinvolgenti e condivisibili, incentivi (esperienziali o economici). Non è facile, ma dobbiamo provarci!



5. RICERCA VOCALE: IL TREND SEO DEL 2020

Siri, Google Home, Alexa stanno prepotentemente prendendo possesso delle nostre case. E il 50% delle ricerche su Google verranno effettuate tramite voce entro la fine del 2020. Ricerche vocali che hanno una probabilità 30 volte maggiore di trovare una conversione rispetto alle ricerche di testo. La voce aggiunge sfumature, trasmette emozione, è più empatica. E questa è una rivoluzione per le aziende che dovranno cambiare il loro modo di approcciare e influenzare le persone.



6. WHATSAPP BUSINESS: LO CHIEDONO I CONSUMATORI!

L’applicazione di instant messaging più utilizzata al mondo esce dalla sfera privata ed entra nelle aziende. Sempre più usata la versione Business dalle imprese locali che la utilizzano principalmente per offrire un servizio di customer care e per inviare promozioni. Gli utenti non sono infastiditi, anzi! Il 65% si aspetta di comunicare sempre più con le aziende attraverso la messaggistica. E a differenza di social e altri canali di comunicazione, WhatsApp non ordina i contenuti in base alle preferenze di un algoritmo! Ma per una strategia vincente punta tutto sul suo maggior punto di forza: la velocità!




7. OMNICHANNEL MARKETING: PRESIDIA TUTTI I PUNTI DI CONTATTO CON IL TUO PUBBLICO


La regola aurea è: essere lì dove sono i tuoi clienti. È ormai assodato che i consumatori utilizzano più canali per fare ricerca, confrontarsi, fare acquisti e interagire con i brand. Lo facciamo online e offline. Personalizzazione ed esperienza integrata lungo i vari touchpoint devono diventare i nuovi mantra del mercato ed è più che mai necessario un cambiamento di paradigma nell’organizzazione della catena del valore: attività non più organizzate intorno ai prodotti quanto piuttosto ai segmenti di mercato (ma c’è ancora molto lavoro da fare! Solo il 6% delle aziende italiane è “maturo” in tema di omnicanalità)



8. INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IMPARA A CONVIVERCI!


L’Intelligenza Artificiale si occupa di insegnare alle macchine a pensare e agire come un essere umano. Due esempi quotidiani: Facebook Messenger che invia risposte automatiche ai follower per conto del tuo brand, Amazon che ti suggerisce prodotti che a volte non sai neanche di volere ma di cui hai effettivamente bisogno. AI è stata la parola d’ordine alla più importante fiera tecnologica del mondo, il CES di Las Vegas, il mese scorso. il 95% delle aziende prevede di adottare sistemi di AI nel 2020. E se negli angoli più reconditi della nostra mente continua a farci paura, siamo ormai a un punto di non ritorno. L’AI sarà alla base di qualsiasi miglioria tecnologica e usarla a fin di bene sarà solo nostro dovere!



9. GIG ECONOMY: NUOVE FORME DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE


Nel 2020 continuerà la crescita di questo fenomeno che non riguarda solo marketing e comunicazione ma tutta l’organizzazione delle aziende, un trend che sta rivoluzionando il mondo del lavoro. La Gig Economy è una delle nuove forme di organizzazione dell’economia digitale. Abbiamo fin qui visto come aumentino continuamente i canali da presidiare per essere sempre in contatto con i nostri clienti e come questi ci richiedano sforzi enormi. Le aziende non hanno internamente né il personale, né le competenze per gestire questi nuovi processi e sempre più spesso ricorrono a figure esterne, freelance per attività quali sviluppo web, traduzioni, grafica, data entry, … tu li utilizzi?




Queste ci sembrano le tendenze più significative da tenere in considerazione per affrontare un altro anno (e decennio), coronavirus permettendo!


Fonti: Vincos Blog; Nielsen, Talkwalker, We Are Social, Salesforce, Osservatorio Politecnico di Milano, Comscore, Adobe Analytics, Google


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Siti web, Ecommerce, App


Ti avevamo già parlato della nostra convenzione con Confartigianato Imprese Varese per la realizzazione di siti web QUI.

Ci siamo messi a disposizione delle imprese artigiane per aiutarli ad entrare nel mondo digitale dalla porta principale: il sito web. La tua casa online, non solo una vetrina. Un sito moderno che risponda alle nuove logiche di navigazione, dinamico, SEO friendly e – importantissimo per piccole e medie aziende – che abbia dei costi contenuti.

Abbiamo lanciato la nostra offerta e gli artigiani hanno bussato.

Così siam partiti. Su due ruote!

Siam partiti da un negozio di biciclette di Besnate, Novo Cicli. Una classica storia artigiana, di business familiare fatto di sacrifici e passione. Un lavoro che però non è più solo sporcarsi le mani, con il grasso delle catene e il fango sulle ruote, ma è diventato (anche) consigliare all’entusiasta di turno la forcella da 130 o 170 mm. E sempre più queste richieste arrivano dalla rete, dai social… pensare a un sito è un passaggio naturale.

Come abbiamo lavorato per dar voce alla passione di Massimo e Massimiliano anche sul web?

Li abbiamo intervistati. Abbiamo ascoltato e raccolto la loro storia. Ci siamo fatti spiegare la differenza tra gravity e downhill. Abbiamo osservato la loro dedizione, abbiamo capito dove sta la loro forza. E l’abbiamo riportato sui testi del sito.

Li abbiamo fotografati. Siamo andati in negozio e li abbiamo ritratti al lavoro, mentre posizionavano pedali e montavano cerchi, abbiamo fotografato accessori e bici usate.



Tornati davanti ai nostri Mac abbiamo assemblato parole e immagini, cercando di trasmettere la stessa energia che avevamo respirato in negozio. Abbiamo definito l’albero di navigazione, organizzato il menu e suddiviso i contenuti in pagine. Abbiamo, dove serviva, inserito degli inviti all’azione che inducano gli utenti a cliccare e contattare Novo Cicli (che poi è questo l’obiettivo del sito!).

Abbiamo presentato il layout al cliente, abbiamo fatto qualche modifica, messo a posto gli ultimi dettagli, settato privacy e Cookie Policy, collegato Google Analytics e siamo andati online!






Ma il nostro lavoro non finisce qui. Abbiamo costruito la bici e abbiamo messo in sella Novo Cicli, ma ora tocca a loro pedalare! Il sito è un oggetto dinamico, in questo caso particolare con molte sezioni che vanno necessariamente modificate (le collezioni delle biciclette cambiano ogni anno, quando un modello usato viene venduto deve essere sostituito…).

Abbiamo organizzato una sessione di formazione in cui abbiamo mostrato a Massimiliano come sostituire immagini, inserire nuovi testi, caricare una nuova notizia. Ora il cliente è abile. Ready to ride!






Noi ad ogni modo non ci diamo alla macchia! Restiamo a disposizione, per aggiornamenti, manutenzione e in caso di interventi importanti che si volessero apportare.

E poi il percorso insieme può essere ancora lungo. Il sito è solo il primo step di un percorso di digitalizzazione di un’azienda. Una volta online dobbiamo cercare di portare visite al sito (e al negozio!) attraverso strategie di web marketing e attraverso i canali social.

Ma questa è un’altra storia!


Se ti interessa approfondire, se vuoi realizzare il tuo sito web  CONTATTACI

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Formazione


Settembre da sempre è soprattutto il mese del ritorno a scuola. Quale momento migliore anche per noi che non mettiamo più il grembiule o lo zaino in spalla, per decidere di investire sulla nostra formazione e imparare cose nuove, che possano dare uno sprint all’ultimo “quadrimestre” dell’anno?

LinkedIn4business, la nostra costola che si occupa di formazione e consulenza per usare LinkedIn efficacemente riparte con i corsi in aula e altre novità.

Andiamo con ordine. Cronologico!

Mercoledì 11 settembre, ore 18.30   |   WEBINAR GRATUITO
PERSONE E AZIENDE: GLI ERRORI DA NON FARE SU LINKEDIN NEL 2019 PER AVERE SUCCESSO

Se stai utilizzando LinkedIn ma non riesci a sfruttarlo al meglio, dovresti innanzitutto sapere quali sono i principali errori da evitare. Li racconterà il nostro trainer Alessandro Gini in questa sorta di riunione online, alla fine della quale ci sarà anche una sessione di domande e risposte libere, dove potrai toglierti quel dubbio amletico che hai da tempo su LinkedIn!

Anche se gratuito per partecipare è necessario iscriversi qui.

Ti interessa l’argomento ma sai già che non potrai esserci? Non preoccuparti! Iscriviti comunque e ti manderemo la registrazione del webinar da ascoltare in un momento successivo!



Lunedì 16 settembre – Milano c/o Spazio Filzi 17    |    CORSO IN AULA DI 8 ORE
LINKEDIN PROFESSIONAL STRATEGY

Uno dei “fondamentali” di Linkedin4business per migliorare la propria visibilità personale.
Il corso per liberi professionisti, commerciali, imprenditori, dipendenti e studenti intraprendenti che vogliono imparare ad utilizzare in modo completo ed efficace LinkedIn in tutte le sue funzioni e usarlo fin da subito per diventare professionisti apprezzati, avere più visibilità e influenza e creare così nuove opportunità di lavoro.
Per maggiori info e iscrizioni leggi qui.

Affrettati perché i posti disponibili stanno per terminare!



Martedì 24 settembre – Milano c/o Spazio Filzi 17   |   CORSO IN AULA DI 8 ORE
LINKEDIN COMPANY STRATEGY


L’altro corso fondamentale di LinkedIn4business per portare con successo l’azienda su LinkedIn.
Il corso per imprenditori, titolari di PMI, HR, persone di marketing e comunicazione che vogliono imparare a sviluppare la comunicazione dell’azienda su LinkedIn attraverso la pagina aziendale e i profili dei dipendenti, con finalità di vendita, comunicazione ed employer branding.
Per maggiori info e iscrizioni vai qui.



Martedì 1 e Mercoledì 2 ottobre – Milano
CORSI IN AULA di SPECIALIZZAZIONE LINKEDIN

Se sei già un utente esperto e vuoi imparare ad utilizzare LinkedIn in modo avanzato e professionale per svolgere attività di social selling, content marketing, advertising o employer branding, questi sono i nuovi corsi che LinkedIn4business ha attivato:

Social Selling avanzato con Sales Navigator – 1 ottobre
Content Marketing avanzato per LinkedIn – 1 ottobre
LinkedIn Advertising avanzato – 2 ottobre
Employer Branding avanzato su LinkedIn – 2 ottobre

Per info, programmi e costi (ci sono possibilità di sconto per chi acquista più moduli!)  scrivici qui



Insomma, se hai deciso di puntare su LinkedIn quest’autunno, innanzitutto hai fatto bene e qui hai solo l’imbarazzo della scelta, qualunque sia il tuo livello di confidenza con questo social!

Se invece sono altre le sfide che devi affrontare per promuovere e far crescere la tua attività, contattaci comunque, probabile che possiamo aiutarti a cogliere altre opportunità!


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Coffee Break


Vi presentiamo G&G, Giona & Giulia, due giovanissimi “temporary” colleghi!

Anche quest’anno, in questi due mesi estivi, stiamo ospitando studenti provenienti dal corso per esperti in New Media Marketing di Fondazione ITS Incom di Busto Arsizio, che organizza percorsi formativi mirati allo sviluppo delle competenze nel settore dell’informazione e dei servizi applicati alla comunicazione con un approccio fortemente applicativo e orientato al mondo del lavoro. 

Il motivo per cui ci piace avere stagisti, tirocinanti e altri giovani collaboratori, oltre che per un utile supporto operativo (fotocopie a parte!!), è la possibilità di guardare al mondo reale, là fuori, con i loro occhi. Ascoltare la musica che gli piace (non sempre la trap fortunatamente!), conoscere le serie tv che guardano, vedere gli acquisti che fanno online, i marchi che seguono, continuare a stupirsi del rapporto che hanno con quella ormai specie di protuberanza digitale del loro corpo che è lo smartphone… tutto questo è uno spaccato vero, non filtrato dai social, dai giornali o dalle ricerche di mercato.

Insomma avere dei Millenials in carne e ossa in ufficio può aiutare tantissimo nel tuo compito di comunicatore moderno. Lo consigliamo a tutte le imprese non solo alle agenzie creative!!

Ed eccoli G&G, Giona & Giulia




Nome: Giona Mason
 
Età: 21 anni
 
Come stai vivendo questa esperienza?
In queste settimane ho avuto l’opportunità di applicare i miei studi del corso ITS di New Media Marketing in un ambiente amichevole e tranquillo.
 
Che cosa ti è piaciuto soprattutto in queste settimane?
È stato molto interessante andare in azienda e partecipare con fotografo e art director a sopralluogo e shooting fotografico per un sito web.
 
Che cosa hai trovato di diverso rispetto a quanto studiato in questi mesi di corso?
Impaginando il programma di un evento ho capito come un lavoro che può sembrare semplice e veloce può rivelarsi complicato, fino a revisionarlo per settimane per renderlo perfetto in ogni minimo dettaglio. Un’altra cosa che non sapevo è che ogni settimana si fa un “progress” per confrontarsi e collaborare al meglio.

L’esperienza Stage credi sia effettivamente utile per la tua formazione?
Sì, mi sto rendendo conto di come funzioni realmente un’agenzia di comunicazione, dalla figura dell’account a quella dell’art director! Mi accorgo giorno dopo giorno di quali sono le difficoltà e le sfide con i clienti, ma soprattutto sto cominciando ad intravedere quale ruolo mi piacerebbe intraprendere in futuro.

Consiglieresti Magoot ad altri giovani aspiranti “new media marketers”?
Fare uno stage in un’agenzia come Magoot per me significa essere seguiti passo a passo, ad ogni difficoltà si può sempre contare su di voi. E poi si ascolta musica piacevole mentre si lavora e si chiacchiera durante le pause! Spero che altri ragazzi come me e Giulia abbiano un’opportunità del genere, un’esperienza di crescita professionale ma anche personale.






Nome: Giulia

Età: 20

Come stai vivendo questa esperienza?
Sto vivendo questa esperienza in modo sereno, cerco di non perdermi neanche un attimo della vita in agenzia, in modo da apprendere il più possibile!!

Che cosa ti è piaciuto soprattutto in queste settimane?
In queste settimane la cosa che più mi è piaciuta è stata incontrare i clienti, perché mi ha dato modo di vedere con quale approccio si interagisce e si presentano i lavori che si stanno svolgendo. 

Che cosa hai trovato di diverso rispetto a quanto studiato in questi mesi di corso?
Il lavoro del Social Media Manager! Mi aspettavo che fosse piuttosto statico, noioso. In realtà è divertente (oddio, non sempre!) e richiede creatività e originalità. Ho capito che non è una mansione da sottovalutare, è impegnativo mantenere l’engagement alto e non annoiare il pubblico di riferimento!

L’esperienza Stage credi sia effettivamente utile per la tua formazione?
enso che due mesi di stage siano utili perché permettono di vedere come si svolge il lavoro e di cominciare a capire quale ruolo si vuole ricoprire in futuro.

Consiglieresti Magoot ad altri giovani aspiranti “new media marketers”?
Sì, perché anche se è una piccola agenzia, o forse proprio per quello, permette di vedere tante attività e seguirle nei minimi dettagli.


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Coffee Break



Quella del Rierùn è innanzitutto una bella storia. Ecco perché ci è piaciuto tanto raccontarla! Il Rierùn è una vecchia imbarcazione, ma come ha scritto uno dei pescatori a cui era caro “non è solo legno e remi, bensì testimonianza della gente di lago, in un tempo dove lo specchio d’acqua era centro di relazioni, lavoro, economia, gioie e soddisfazioni”.

La storia del Rierùn

E’ la storia “dur barcun” con cui usciva non uno, ma fino a 20 pescatori, per una pesca collettiva che si trasformava in una festa di gruppo, una sagra di paese.
E’ la storia della “balena spiaggiata” notata da una scolaresca sulle rive del lago, una manciata di bambini che con il loro entusiasmo ha riattivato una passione sopita e convinto la comunità a prendersi cura di questo vecchio animale lacustre.
E’ la storia di un gruppo di volontari che per più di un anno ha passato giorni e notti al suo capezzale e con un lavoro certosino, meticoloso, prezioso l’ha riportato in vita.

Ci sono tutti gli elementi dello storytelling. Una storia semplice, ma collettiva dove l’unione fa davvero la forza e il coinvolgimento emozionale diventa contagioso induttore comunicativo. Basta guardare le facce del sindaco di Cazzago Brabbia, Emilio Magni e dell’onorevole Giancarlo Giorgetti (che non dimentica di essere figlio di pescatori) mentre inaugurano il ricovero che d’ora in poi ospiterà il Rierùn, lì, sulle rive del “suo” lago!




Il progetto di comunicazione

Noi stiamo da qualche anno lavorando a fianco della Cooperativa dei Pescatori a progetti di valorizzazione del territorio del Lago di Varese, cercando di portarli a conoscenza di tutta la comunità, dai più vicini che hanno con il lago un legame affettivo, di appartenenza, a coloro che invece ancora non conoscono la sua storia e il suo valore culturale e sociale. Anche nel caso del recupero del Rierùn il nostro ruolo è stato quello di provare a raccontare questa storia, darle valore e dignità.

Abbiamo raccolto le storie direttamente dai protagonisti di questa piccola grande impresa, abbiamo usato l’azzurro dell’acqua del lago e il marrone del legno della barca e con l’ausilio di foto storiche, abbiamo progettato una serie di materiali che aiuteranno a contestualizzare e conoscere la storia del rinato Rierùn! E continuiamo ad animare la pagina facebook della Cooperativa Pescatori per contagiare anche la comunità digitale!






Quello del Rierùn è un tassello di un percorso storico-culturale che si sta provando a tracciare a Cazzago Brabbia, per farla diventare “non la Rimini della provincia di Varese”, come ha detto il sindaco nel suo discorso inaugurale, ma un tranquillo e  affascinante polo attrattivo per il turismo storico-culturale della nostra provincia.

La nostra mission è “costruire” relazioni. Quello con il territorio è un legame, autentico e sincero e non possiamo esimirci dall’impegnarci ad essere sempre più “costruttivi”!

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Bandi e incentivi



La trasformazione digitale non è più un’opzione. È ormai l’imperativo per ogni realtà aziendale, grande o piccola, che voglia rimanere competitiva sul mercato. E’ un cambiamento radicale che impatta sull’intera organizzazione, un processo oneroso che richiede investimenti di tempo, persone e denaro. Ecco allora che bandi e incentivi possono venirci in aiuto almeno dal punto di vista economico.

C’è un nuovo bando promosso da Regione e Unioncamere Lombardia per incentivare nuovi modelli di business, si chiama “SI4.0 Sviluppo di Soluzioni Innovative I4.0” e prevede contributi significativi a supporto di micro, piccole e medie imprese che si stanno impegnando nell’utilizzo di nuove tecnologie digitali.


ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo del bando, assegnato sotto forma di voucher a fondo perso, copre il 50% delle spese ammesse sino a un massimo di 50mila euro.

Sono ammissibili progetti di importo complessivo non inferiore ai 40mila euro. Non è previsto, invece, un tetto massimo di investimento, che viene lasciato alle stime della singola impresa.

REQUISITI


Possono presentare domanda le micro (<10 dipendenti), piccole (<50 dipendenti) e medie (<250 dipendenti) imprese, attive e in regola con i versamenti contributivi e con sede operativa in Lombardia.
Per informazioni più approfondite consulta il  bando completo  

CHE COSA FINANZIA

Sono ammissibili progetti di sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0, in linea con il Piano Impresa 4.0. (es. sistemi di e-commerce, realtà aumentata e virtuale, cybersicurezza, soluzioni digitali di filiera, software e piattaforme digitali per la logistica, Blockchain, sistemi di pagamento elettronici, geo localizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, ecc.).

Le tipologie di spesa ammissibili sono:

  • Consulenza
  • Formazione
  • Attrezzature tecnologiche e programmi informatici per la realizzazione del progetto
  • Servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware
  • Spese per la tutela della proprietà industriale
  • Spese del personale dell’azienda, se espressamente dedicato al progetto (fino a un massimo del 30%)

 

TEMPI

Le domande di contributo possono essere presentate a partire dal 10 aprile 2019 e fino alle ore 12.00 del 31 maggio 2019 a Unioncamere Lombardia esclusivamente in modalità telematica.

I progetti invece dovranno essere realizzati entro il 30 aprile 2020 con spese sostenute e rendicontate entro la stessa data. 

COSA PUO’ FARE MAGOOT PER TE?

Magoot può aiutarti a concretizzare il tuo processo di innovazione! In particolare possiamo progettare e sviluppare il tuo sito e-commerce se hai deciso di vendere i tuoi prodotti e servizi online. Ma possiamo anche fornirti consulenza strategica e formazione, sempre in area web marketing.

E poi non sottovalutare la parte burocratica di un bando! Tu stai già pensando alla tua piccola grande rivoluzione digitale, alla redazione e presentazione della domanda di richiesta incentivo ci possiamo pensare noi!


Sei interessato ad approfondire? CONTATTACI

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Formazione
2019: riparte la formazione Up4business (la nostra costola che si occupa di formazione e consulenza per usare LinkedIn efficacemente)! Il nostro programma di corsi ormai consolidato torna quest’anno con una novità.

Alessandro Gini , colonna portante del progetto (magari l’hai incontrato anche tu in aula in uno dei nostri corsi aperti o in azienda) oltre che anima del blog www.up4business.it dove posta regolarmente novità e consigli sull’utilizzo del social più business che c’è, ha deciso di prendersi un periodo sabbatico.

Il 23 gennaio scorso Alessandro è partito per un viaggio nel Sud Est Asiatico. Da solo, con un bagaglio a mano sulle spalle. Con l’idea di non tornare almeno per i prossimi 4 mesi! Un’esperienza di formazione e crescita personale (che puoi seguire su http://www.alessandrogini.it) ma anche di prova del tanto decantato “smart working”. Alessandro infatti continua a seguire buona parte delle sue attività professionali da remoto. Il digitale oggi rende tutto possibile!!!


Tutto o quasi… come la mettiamo con la formazione in aula? Se non hai il dono dell’ubiquità è un po’ dura gestirla da un ostello di Bangkok! Quindi? Formazione chiusa in cantina e le chiavi se le è portate via Alessandro? No!

C’è un sacco di gente lì fuori che bussa e chiede di migliorare il suo networking, il suo professional brand, le sue vendite, la sua comunicazione aziendale, la ricerca di talenti per il proprio team attraverso LinkedIn. E noi siamo pronti ad aprirgli! Le chiavi del sapere sono state affidate a Maria Letizia Russo . Maria Letizia, già formatore e consulente LinkedIn e social selling come libera professionista e una lunga esperienza nel Marketing B2B, è stata scelta da Alessandro Gini come parte del team di professionisti che si occupano di formazione e consulenza Up4business.

Sarà Maria Letizia dunque a tenere i primi corsi aperti del 2019!
Corsi già programmati e a cui è già possibile iscriversi (approfittando fino al 15 febbraio dell’EARLY BOOKING).



12 marzo 2019 a MILANO – LINKEDIN PROFESSIONAL STRATEGY

Il corso per liberi professionisti, commerciali, imprenditori dipendenti e studenti intraprendenti che vogliono imparare ad utilizzare in modo completo ed efficace LinkedIn in tutte le sue funzioni e usarlo fin da subito per diventare professionisti apprezzati, avere più visibilità e influenza e creare così nuove opportunità di lavoro.

SCOPRI DI PIU’


19 marzo 2019 a MILANO – LINKEDIN COMPANY STRATEGY

Il corso per imprenditori, titolari di PMI, HR, persone di marketing e comunicazione che vogliono imparare a sviluppare la comunicazione dell’azienda su LinkedIn attraverso la pagina aziendale e i profili dei dipendenti, con finalità di vendita, comunicazione ed employer branding.

SCOPRI DI PIU’

Magoot e Maria Letizia ti aspettano in aula!
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Bandi e incentivi

E’ appena uscito un nuovo bando per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese! Dopo il successo e le numerose richieste di ammissione ai voucher per la digitalizzazione delle imprese dello scorso anno, arriva un altro finanziamento per agevolare progetti di innovazione tecnologica Industria 4.0 nella provincia di Varese.



La Camera di Commercio di Varese è l’ente erogatore che mette a disposizione risorse complessive fino a 130.000,00 euro, con un contributo massimo per azienda di 15mila euro. Non sono cifre astronomiche ma sono sufficienti per incentivare le aziende a fare investimenti in progetti digitali che magari hanno da tempo nel cassetto. E’ un’ottima opportunità e le possibilità di vedersi assegnare un contributo sono concrete.

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

 

Il contributo a fondo perduto è assegnato in funzione delle spese presentate, fino ad un importo massimo pari a euro 15.000,00.



L’intensità dell’agevolazione è pari al 50% dei costi ammissibili.

Per essere ammessi al contributo gli interventi devono superare l’importo minimo di investimento (3.000,00€), mentre non è previsto un tetto massimo di investimento.

 

REQUISITI

 

Possono presentare domanda le micro (<10 dipendenti), piccole (<50 dipendenti) e medie (<250 dipendenti) imprese, nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Varese, di tutti i settori economici, che NON abbiano già goduto di un contributo nella prima edizione del “Bando Voucher digitali I4.0 – Misura B – Sviluppo competenze e tecnologie digitali – anno 2018″.

Ogni impresa può presentare una sola domanda di voucher.

CHE COSA FINANZIA

 

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici
  • Consulenza e Formazione (ovviamente in ambito digitale!)

Qualche esempio concreto di progetti che possiamo aiutarti a realizzare?

Sviluppo di soluzioni di e-commerce

  • La realizzazione di uno shop online ma anche l’ammodernamento di un vecchio sito e-commerce che ha bisogno di un restyling, di un aggiornamento CMS o di una semplice implementazione di nuove features.

Miglioramento dell’efficienza aziendale

 

  • E-commerce: se hai un negozio online con un database non ancora sincronizzato al gestionale di magazzino questa può essere una buona opportunità per correre ai ripari.
  • Piani di digital marketing per poter migliorare l’efficienza aziendale nell’acquisizione di nuovi clienti. Può essere il momento buono per abbandonare le vecchie strategie di Contact Center.

Formazione qualificata del personale dell’impresa

 

  • Formazione al personale ICT per l’utilizzo dello shop online.
  • Formazione per la creazione di piani di web marketing a sostegno dell’attività appena avviata.

Non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo affermare con certezza che tutti i progetti di questo tipo saranno approvati, ma ci sembrano tutti coerenti con i parametri del bando.

TEMPI

 

Le risorse saranno assegnate in ordine cronologico e fino ad esaurimento fondi.

Hai in mente da tempo un progetto di digitalizzazione per la tua attività? Sapere che è possibile ottenere un rimborso del 50% è un ottimo incentivo per riuscire finalmente a realizzarlo!

Magoot può aiutarti a concretizzare il tuo processo di innovazione, sia come fornitore di questo tipo di servizi che come consulente per la presentazione del progetto. Affrettati perché i tempi stringono!

 

Sei interessato ad approfondire? CONTATTACI

 

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Coffee Break

Ogni mattina un Magoot si sveglia e sa che dovrà correre più veloce che può al suo Mac per trovare l’idea creativa che gli consentirà di emettere fattura.

 

Poi ci sono mattine in cui anziché cercare “l’idea creativa”, decide di andare a cercare altri creativi, nel tentativo di non perdere il filo tra creatività e persone, che è poi la vera mission del nostro lavoro.

 

E così ce ne siamo andati a Milano al Creativity Day, una giornata di speech e workshop dedicati a illustrazione, grafica, video e visual communication, insomma la creatività.




Cosa abbiamo imparato?

Innanzitutto, le basi. Per spiegare la differenza tra creatività, fantasia, immaginazione e invenzione Diego Fontana è andato dritto dritto dal Maestro Bruno Munari


Fantasia
: permette di pensare a tutto ciò che non esiste, anche assurdo e irrealizzabile

 

Invenzione: è la realizzazione di qualcosa che prima non c’era ma solo per uno scopo pratico, senza porsi problemi estetici

 

Creatività: combina fantasia e invenzione per produrre qualcosa di funzionante e realizzabile (cioè un’applicazione concreta della fantasia)

 

Immaginazione: permette di immaginare, appunto, quello che la fantasia, l’invenzione e la creatività producono

 

Essere creativi insomma non è tanto avere fantasia, ma piuttosto essere capaci di unire elementi preesistenti in combinazioni nuove (e utili!!).

Ecco allora che se devi fare pubblicità a Barilla all’Expo di Shangai, associ due elementi molto noti e concreti come gli spaghetti e il gioco degli shangai e voilà, la nuova combinazione produce un annuncio originale ed efficace, utile a farci comprendere il messaggio che il brand vuole veicolare.


 

Altri creativi che abbiamo ascoltato e ci sono piaciuti:


l’illustratore Francesco Poroli, in un divertente speech dal titolo “Io non copio, rubo” sul tema delle reference che, se ben utilizzate, aprono a nuove e inaspettate soluzioni. Homework: mescolare linguaggi esistenti per ottenere una lingua mai parlata: la propria.


Ale Giorgini
che viviseziona e ci mostra – attraverso interessantissime case history legate alla propria produzione – il processo creativo: scrivi – osserva – racconta – progetta – cambia. Homework: sforzarsi di lavorare sempre con metodo…anche quando il tempo è tiranno!

Stefano Torregrossa che nell’era imperante delle immagini si ferma a riflettere sui font, dopotutto anche il carattere non può essere percepito come immagine, prima ancora che come veicolo di contenuto? Homework: sforzarsi di scegliere il carattere più funzionale al progetto che si sviluppa! Forma e sostanza.

Federico Airoldi che ci ha illustrato come sia lungo e complesso realizzare un video per una sfilata di moda (si lavora 12 mesi per 12 minuti di passerella!). Homework: non lasciare mai niente al caso, ogni dettaglio è importante!

E poi ci sono piaciute un sacco le TO DO LIST di Comò Mag




Diventa più difficile quando la creatività deve rispondere alle logiche delle macchine che ormai regolano la nostra quotidianità, perché la nuova audience da persuadere non è più composta da persone, ma da “algoritmi“. E’ l’algoritmo ormai che governa il nostro “ritmo” di vita! Amazon che ci propone cosa comprare, Spotify che sceglie la musica per noi, le app del meteo che orientano i nostri weekend, Facebook che ci organizza notizie e opinioni che condizionano le nostre scelte e i nostri comportamenti. E noi che abbiamo il compito di aiutare i nostri clienti a comunicare le loro marche, non possiamo ignorare questo grande spostamento di target che sta avvenendo.



Google, i social sono diventati intermediari sempre più potenti e i vecchi parametri socio-demografici sono morti e sepolti da un po’. Non basta conoscere i potenziali acquirenti uno per uno, ma arrivare a capire con quali “macchine” interagiscono nei vari momenti del giorno (vedi i micro momenti mappati da Google). Questo di Alberto Maestri, “Creativity to machines” è stato l’intervento più stimolante.

Ce ne siamo usciti nel grigio autunno milanese con questa sfida nella testa e ci siamo subito fatti consigliare un buon locale per l’aperitivo da TripAdvisor :-D!

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Social media marketing

Non c’è che dire, l’evento più social di questi giorni è stato senz’altro il matrimonio vip tra Filippa Lagerback e Daniele Bossari, celebrato nella location varesina di Ville Ponti il 1° giugno scorso….. e Magoot c’era!



Si, perché la strategia di comunicazione sui profili Facebook e Instagram di Ville Ponti è stata gestita – su affidamento di Promovarese – dalla nostra agenzia: una “comunicazione costruttiva” in stile Magoot che, a suon di post e attività di social media advertising, ha preparato il terreno, facendo crescere in pochi mesi i fan e follower delle pagine che, durante e dopo il matrimonio, sono cresciuti in maniere esponenziale.


I numeri parlano chiaro: i followers della pagina Instagram di Ville Ponti sono cresciuti vertiginosamente in soli 2 giorni, ciò a conferma che il canale social preferito per questo tipo di eventi, anche dagli stessi sposi che sono molto attivi su Instagram, è proprio il social delle immagini e delle storie.  


Nella settimana del matrimonio le visite al profilo Instagram si sono impennate e la pagina Facebook ha registrato un picco di visite e di interazione con i post davvero significativi. Ma i follower e i fan non sono stati visitatori passivi, hanno lasciato i propri commenti e apprezzamenti, partecipando attivamente quasi come fossero parte dell’evento stesso.
Grazie all’hashtag #danieleandfilippa, lanciato dai 2 sposi attraverso i loro profili Instagram, e #villeponti, tutto ciò che è stato postato prima, durante e dopo l’evento non è sfuggito al popolo social.


Ma andiamo con ordine: come si costruisce una strategia social per un evento di questo tipo?


Prima di tutto selezionare i canali social più efficaci, nel nostro caso Instagram e Facebook, quindi pensare ad hashtag pertinenti e memorabili che riconducano all’evento e prevederli in tutti i post dedicati. Nelle settimane precedenti creare l’aspettativa, generando un racconto (storytelling) attraverso post teaser. Nel nostro caso, pur sfruttando la notorietà della coppia, abbiamo messo il focus ed enfatizzato la bellezza e l’accoglienza delle ville, cuore dell’evento, con l’obiettivo di aumentare l’engagement dei profili Facebook e Instagram dedicati.

Durante l’evento seguire in diretta i momenti più importanti attraverso live, stories e post che raccontino, soprattutto attraverso le immagini (e qui Instagram l’ha fatta da padrona!), che trasmettano il più possibile le sensazioni del momento, facendo sentire gli utenti spettatori privilegiati, spingendoli ad interagire.  

A evento finito l’eco continua e occorre sfruttarne la lunga coda raccogliendo i feedback di chi ha partecipato e continuando ad interagire con loro.

Il matrimonio tra Filippa e Daniele a Ville Ponti è stata per Magoot la case history perfetta per dimostrare che una strategia di comunicazione social ben costruita e pianificata, restituisce una straordinaria visibilità e ottimi risultati, non solo a livello di comunicazione, ma anche con importanti ricadute sul business del cliente.

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