Coffee Break
SMART WORKING FORMATO FAMIGLIA
GUIDA SEMISERIA AL TELELAVORO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS.
L’emergenza COVID-19 ci ha messo sotto sequestro. Tutti in quarantena. Tutti a casa. Ma i Magoot sono tutti connessi, che tanto a noi basta un computer e un wi-fi. Fortunatamente il nostro lavoro non si ferma, non ora almeno che abbiamo incarichi acquisiti pre-Coronavirus, i prossimi mesi chissà…
I Magoot sono gente abituata a fare, diciamo sempre. Peccato che hanno fatto anche tanti figli!
Adesso per esempio, mentre scrivo, il mio n. 2 è qui accanto a me, è il mio nuovo vicino di scrivania. Ha l’iPad aperto sul registro elettronico della scuola, dove ci sono i suoi compiti e giura di lavorare, ma si agita sulla sedia, fa cadere il temperino, il pennarello, il righello, mi chiede ogni due per tre che ore sono, ripete “fatto” ad ogni addizione completata e infine “ti posso aiutare adesso mamma?”, sbatte le sue lunghe ciglia seducente e mette la bocca a cuore. Quando gli dico che no, che anzi meglio che mi metta le cuffie con della musica classica se voglio finire, dichiara: “allora vado a giocare alla Play”. E mentre qualsiasi padre avrebbe esultato per la prospettata ora di pace, ogni madre va in sbattimento e anch’io tentenno tra il finire qui e improvvisare un laboratorio di creta.
Ci scambiamo al telefono storie tutte uguali.
Poiché l’opzione nonni a ‘sto giro non è fattibile e legarli al tavolo neppure (continuerebbero ad urlare!), abbiamo fatto appello alle nostre (poche) conoscenze pedagogiche. Ai bambini servono regole e routine ci siamo detti. E a noi pure.
LINEE GUIDA PER IL LAVORO DA CASA CON I BAMBINI
Ecco allora 3 regole 3 per sopravvivere allo smart working formato famiglia! Poche ma buone. Non ancora approvate all’unanimità ma abbiamo tempo per perfezionarle.
1. Organizzare i tempi ovvero impostare il timetable famigliare
Elementi di valutazione:
• Tempi degli adulti
• Tempi dei bambini
• Tempi condivisi
Noi vorremmo lavorare, vorremmo seguire tutti quei corsi gratuiti per formarsi, aggiornarsi, riflettere sul futuro del nostro brand che ci suggeriscono su LinkedIn, vorremmo visitare i musei virtuali in giro per il web e leggere quel buon libro che ci consiglia lo scrittore in diretta Instagram. Ma. Ma loro non dormono (perché non si stancano of course!), loro vogliono costruire la più grande astronave dello spazio con te, loro vogliono il nostro smartphone, il nostro computer, il nostro tablet per le videolezioni, i compiti su LearningApps e salutare i loro compagni su Whatsapp che “mi mancano tanto”. Loro vogliono s-e-m-p-r-e mangiare.
Forse se definiamo meglio i tempi della giornata ci diamo un ritmo, miglioriamo la convivenza e diventiamo più performanti (forse).
Qualcuno si è appellato alla Bibbia. Ecclesiaste 3,1-15.
Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. […]
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare. […]
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Qualcuno l’ha risolta così:
2. Scegliere con cura lo spazio di lavoro.
Elementi di valutazione:
• Acustica
• Connessione
• Arredamento
Il nostro art director ha già testato 3 stanze della casa, ma ancora nessuna soddisfa le sue esigenze. Lui non può spalmarsi sul divano con un notebook come noi, ha un mac 27 pollici, ha bisogno di uno spazio vitale di almeno almeno 3 mq. La cucina soddisfava il parametro 2, ma le incursioni dei bambini in cerca di nutella e pentole a pressioni fumanti sullo sfondo vanificavano gli altri due. Il salone sembrava perfetto, ordinato, silenzioso, qualche libro e una bella orchidea come cornice per le videochiamate, ma connessione zero : ( Ora è in camera. Connessione molto buona. Deve solo avere l’accortezza di rifare il letto prima di accendere Skype, per le telefonate importanti può rinchiudersi nella cabina armadio e non è mai stato così facile concedersi una siesta post-prandiale.
3. Definire e rispettare un set di regole ferree.
Elementi di valutazione:
• Potere
• Dovere
• Volere
In questi giorni vale un po’ tutto, anche tra di noi c’è chi prende la vita con molta filosofia, non punta la sveglia, sta al computer in pigiama e trova che le call disturbate da cani e bambini siano un simpatico diversivo. Ma per non arrivare a fine giornata con la sensazione di non aver combinato niente, ci siamo tutti convinti che un set di regole sia di grande aiuto per tutta la famiglia, per gli adulti i cui rapporti in questa convivenza forzata possono diventare elettrici e per i bambini che così si allenano al senso del limite e alla responsabilità.
Le regole possono essere più o meno democratiche, sta a voi. C’è chi utilizza il gioco del “Re, la regina, il principe e la principessa” per decidere chi regna ogni giorno in famiglia (e quindi decide cosa si mangia a colazione, chi sceglie il film, a chi tocca sparecchiare, chi si stacca dal computer per stendere la lavatrice e gli altri muti!) e chi pontifica così:
Soprattutto essere intransigenti sul cibo, dichiarare la cucina zona rossa, inavvicinabile. Mettere chiodi sulla porta del frigo e della dispensa. Altrimenti usciti da questa emergenza partirà quella sul diabete!!
Dai magoot genitori acrobati ai domiciliari è tutto. Per i nostri colleghi senza prole #tantainvidia.